Le donne la preferiscono “acida”. Alla scoperta delle Sour Ale

Le donne la preferiscono “acida”. Alla scoperta delle Sour Ale

Riceviamo e pubblichiamo l’aggiornamento stampa dall’Italian Exhibition Group per il BeerAttraction di Rimini.

Le donne la preferiscono ‘acida’. Con Unionbirrai alla scoperta delle sour ale, vero scoop del 2017

Sarà un anno acido. Nel senso più tecnico dell’arte brassicola naturalmente. Grazie a Manila Benedetto, che a Beer Attraction ha tenuto un laboratorio dal titolo “Non è colpa mia, ho un pH basso” si è potuto esplorare il mondo delle sour italiane da un punto di vista storico e filosofico. Già, perché creare una birra a pH acido richiede dedizione e pazienza, dati i tempi di fermentazione piuttosto lunghi, proprio come accade nella zona del Lambic.

Ispirate agli stili Gose e Biere de Garde, arrivano sul mercato con un prezzo più alto “perché – spiega la UBT – al cliente è chiesto di pagare soprattutto l’attesa e la creatività del mastro birraio”. Qui in Italia le acide stanno spopolando soprattutto tra le donne che, “fin dall’antichità, hanno imparato a sviluppare un palato molto sensibile in quanto meno abitudinarie”. Merito anche della creatività dei nostri birrai che ne hanno personalizzato lo stile, tipicamente belga, con la propria ricetta territoriale. C’è chi aggiunge i fermenti lattici oppure i famosi lieviti Brettanomyces (o Brett) che vivono sulla buccia di frutta come ciliegie e pesche.

Sempre in tema di birra al femminile, sono ben 16 milioni le donne che in Italia la bevono, più che raddoppiate rispetto a 30 anni fa. Oggi vorrebbero trovare più informazioni sul prodotto ed eventi dedicati. Sarebbe anche gradita una comunicazione di migliore qualità. Se ne è parlato domenica al convegno ‘Parlare di birra alle donne’, organizzato dall’Associazione Le Donne della Birra, in collaborazione con Il Mondo della Birra e con ADHOR (Donne dell’Horeca). Al termine è stata anche premiata la foto vincitrice del contest fotografico ‘Le Donne nella Birra’ dal titolo ‘La birra è tradizione, donne, lavoro e gusto’, di Matilde Labarbuta, che ha posto la birra prodotta in una piccola vallata del Piemonte, la Valmastallone, al centro di un racconto di tradizioni, abbinamenti con le specialità alimentari del territorio e utilizzo del prodotto in cucina.

Una proposta di matrimonio… A tutta birra!

Una dichiarazione di amore eterno così, non si era mai vista… Andrea Zizza ha scelto infatti Beer Attraction per chiedere alla sua ragazza di sposarlo. Isabella si commuove e pronuncia il suo sì davanti allo stand di Birra Amiata, in mezzo a un pubblico tra il divertito e il commosso. Andrea e Isabella sono originari di Crotone, ma da dieci anni vivono a Perugia, dove lavorano in un pub. “Volevo trasmettere anche un messaggio: la birra va valutata in modo soggettivo”, racconta Andrea, “e va legata alle proprie esperienze personali più vere, non può essere separata da queste”. Una data per il grande giorno? “Fine luglio 2018”.

Daniel Ayton : un ‘royale’ chef in fiera

È il vicepresidente della “World Master Chefs Society”, a Londra dirige le cucine stellate di due top hotel collocati nel cuore della capitale inglese ed è cresciuto alla scuola di mostri sacri della cucina mondiale come i francesi Paul Bocuse a Alain Ducasse. Daniel Ayton è tornato a Rimini in qualità di presidente della giuria del “Pizza World Contest”, organizzato nella nuova area food di Beer Attraction, dalla Nazionale Italiani Pizzaioli. “Seguo questa manifestazione da 5 anni ed è sorprendente come il livello qualitativo dei pizzaioli italiani e delle loro pizze sia ancora aumentato. La pizza la si trova ovunque nel mondo, ma la migliore rimane sempre quella fatta in Italia. E devo dire che la bevanda per accompagnarla rimane la birra. È un rapporto naturale, storico e le birre inglesi a fermentazione naturale si sposano benissimo con la pizza”.

A Beer Attraction il 4° World Gluten Free Beer Award e il 3° Italian Low Gluten Beer Award

Le migliori birre al mondo senza glutine sono state premiate ieri nel corso della 4° edizione del World Gluten Free Beer Award e della 3° dell’Italian Low Gluten Beer Award (ILGBA), entrambe organizzate dall’Associazione Nonsologlutine Onlus, con il patrocinio di Unionbirrai, Gluten Free Expo, Italian Exhibition Group e Ul Conal. A vincere, per la categoria A, birre a basso contenuto alcolico (inferiore a 5,5°), è la Weisse di Die Weisse, secondo posto per Peroni senza glutine e terza piazza alla Daura di Estrella. Per la categoria B, birre ad alto contenuto alcolico (superiore a 5,5°), vince invece Marzen di Estrella, 2° Blonde di Brunehaut, 3° la Triple sempre di Brunehaut. Per la categoria C birre speciali (luppolate e speziate), vince la Reparationbajer di To Øl, 2° Peter, Pale and Mary di Mikkeller e 3° Blonde di Caulier.

La terza edizione dell’Italian Low Gluten Beer Award (ILGBA) ha visto primeggiare la Meridiano 0 del Birrificio del Forte, seguita dalla Caos di Birra del Borgo e dalla Capricci del Birrificio Malatesta. Menzioni ILGBA per la Nazionale di Baladin e la Vittoria del Birrificio Malatesta.

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